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Viburnum
lantana L
Famiglia: Caprifogliaceae
Nomi volgari: lantana, entana, peè d’oca.
Morfologia:
arbusto o alberello caducifoglio, da 1 a 5 m
di altezza, assai ramificato. I rami giovani
sono grigi e tormentosi, quelli più vecchi sono color ocra. I rami
terrestri, sono radicanti.
Le foglie sono opposte, ovali, brevemente
picciolate, appuntite dentate, la pagina superiore rugosa e verde scuro,
più chiara e con fitta pubescenza lanosa la pagina inferiore.
I fiori bianco-crema, sono ermafroditi, riuniti in corimbi terminali 5-10
cm di diametro, portati da piccoli peduncoli grigio-verdi all’ascella di
brattee sottili. Il calice è verde a 5 denti, la corolla campanulata, a
forma d’imbuto, bianca divisa in 5 punte ovali, i 5 stami hanno filetti
bianchi e antere gialle, i germogli sono rosa.
I frutti sono drupe ovali che racchiudono un
nocciolo marrone e piatto, a secondo del grado di maturazione variano dal
verde, al rosso, al nero.Sono tossici.
Distribuzione – habitat – fioritura:
pianta diffusa nelle regioni calde dell’ovest, del centro e del sud
Europa, in Italia è diffusa nelle zone centro settentrionali, vegeta sino
a 1.000 m sui pendi rocciosi, al limitare dei boschi caducifogli, tipica
delle zone aride e dei suoli magri e ricchi di calcio dove fiorisce tra
aprile e maggio.
Proprietà ed usi:
il Viburnum lantana è un importante rimedio gemmoterapico dell’asma
allergica è in grado di esercitare un’azione calmante sul sistema
neurovegetativo polmonare e di inibire gli spasmi bronchiali e per ciò è
in grado poi di ristabilire la normale funzione respiratoria. L’infusione
di infiorescenze è antinfiammatoria, l’infusione di foglie e ramoscelli
giovani, serve a preparare compresse da applicare su duroni, ulcere e
foruncoli delle gambe. Utile anche per rinforzare le gengive e contro le
piccole emorragie.
I getti giovanili, molto flessibili, venivano un tempo utilizzati al posto
del salice, sia come legacci che per intrecciare cesti.
Foto riprese sui Colli
Berici
da Dario Racconci
Fonti: www.funghiitaliani.it |
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