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Scrophulariaceae
Verbascum thapsus
L.
(Verbascum thapsiforme Schrad.)
Tasso barbasso,Verbasco a grandi fiori, Guaragnasco
maggiore, Candela regia, Pan delle serpi, Piantadomine.
Forma biologica: H bienn (Emicriptofite
bienni. Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del suolo).
Descrizione: Pianta erbacea bienne, di
aspetto molto variabile, il colore bianco-giallastro è dovuto allo strato
di peli argentei, raggruppati in ciuffi appiattiti che la ricoprono, i
fusti sono eretti, rigidi, talvolta ramosi,
alta sino a 120 cm.
La sua radice affusolata, e clindrica produce
il primo anno una rosetta basale costituita da grandi
foglie, sino a 45 cm, obovate, molli, molto tomentose,
grossolanamente crenato-dentata, che si assottigliano in picciolo alla
base. La rosetta basale dura nell’inverno e produce nel secondo anno un
fusto alto e robusto coperto di foglie oblunghe e lanceolate, appuntite
all’estremità, decorrenti alla base e formanti delle larghe ali.
I fiori raggruppati in fascetti di 6-7
elementi all’ascella di brattee ovoidali e
formano una lunga spiga apicale, sono di color giallo di 2 cm di diametro,
la corolla è gamopetala leggermente chiusa a
imbuto; 5 stami: i filamenti dei 2 inferiori
sono glabri nella subsp. thapsus,
ma villosi nella subsp. crassifolium
(Lam. et DC.) Murb, mentre quelli dei 3 superiori sono bianchi e
vellutati.
I fiori vivono soltanto un giorno e sono costantemente sostituiti da nuovi
elementi.
I frutti sono capsule brune a 2 alveoli,
contenenti numerosi piccoli semi neri, attenzione sono tossici.
Fioritura: Maggio – Settembre
Distribuzione in Italia: Presente in tutto il
territorio, isole comprese, sino a 1.700 m.
Habitat: Incolti, bordi stradali, campi,
ambienti ruderali; pianta che tollera una vasta gamma di condizioni,
compresi i terreni aridi e sassosi.
Note di sistematica: Vengono descritte in
Flora d'Italia di Pignatti, due sottospecie:
la subsp. thapsus che è
il tipo più diffuso, con foglie basali sessili o quasi, corolla concava
con lobi arrotondati e sstami inferiori con filamento glabro;
la subsp. crassifolium (Lam.
et DC.) Murb. = V.montanum
Schrader, che ha foglie basali con picciuolo allungato, foglie
cauline non o poco decorrenti, corolla concava spianata con lobi ovati,
stami inferiori con filamento sempre villoso, diffusa nel Nord dell'Italia
fino alla Liguria, Alpi Apuane e App. Settentrionale fino al Pistoiese.
Speci simili sono il Verbascum densiflorum
Bertol. - “Falso barbasso”, con fiori peduncolati e corolle rotate piatte
e il Verbascum phlomoides L. - "Verbasco
barbarastio", di maggiori dimensioni e con fiori con diametro sino a 5 cm.
Etimologia: Il nome del genere è quello usato
da Plinio, forse deriva dal latino “barbascum” che significa “barbato”,
con riferimento alla diffusa pelosità di queste piante.
Foto riprese sui Colli
Euganei - M. Murale
da Paola Polato
e M. Cecilia
da Renato Trevisan
Fonti: sito
www.fumghiitaliani.it |
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