Ruta Patavina  

Teucrium chamaedrys

   


 

 

 

 

 

 

 

 



 


 


Teucrium chamaedrys L.

Sinonimi: Teucrium pseudochamaedrys Wenderoth, Teucrium veronicifolium Salisb.

Famiglia: Lamiaceae (Labiatae)

Nome volgare: Camedrio – Erba querciola - Calamandrea

Etimologia: Nome generico in onore di Teucro il mitico re di Troia che per primo pare intuisse le sue proprietà medicinali, il nome specifico è riferito al nome latino di una specie di quercia le cui foglie somigliano a quella della pianta.

Morfologia:
Pianta perenne suffruticosa, con la base dei fusti lignificata, erbacea nella parte aerea, con numerosi fusti semplici alti fino a 30 cm, assai pelosa soprattutto negli esemplari di montagna,
Foglie di color verde scuro, assai coriacee, opposte, con breve picciolo, di forma ovata e con i margini crenati, si restringono a cuneo alla base, ed hanno la superficie superiore lucida.
I fiori profumati ed ermafroditi, sono inseriti in gruppi di 2 o 6 in verticilli all’ascella delle foglie superiori trasformate in brattee, più corte dei fiori che hanno un calice tubulare con cinque denti lanceolati triangolari, pressoché uguali; la corolla rosa porpora ha forma tubulare ed è divisa in 4 piccoli lobi superiori e in un grande lobo inferiore a forma obovata con margine crenato o ondulato.
Il frutto è composto da 4 acheni di forma ovale con superficie papillosa.

Distribuzione – Habitat – Fioritura:
Diffusa nell’Europa meridionale, occasionale e sporadica in quella centrale,
in Italia è comune in tutte le regioni, dove vegeta su prati aridi e scarpate rocciose, nei boschi di pino e di quercia, fino al piano montano (0-1700 m.).
Fiorisce da Maggio ad Agosto.

Proprietà e tossicità.
Pianta che in passato veniva considerata come:
antiinfiammatoria; antireumatica; carminativa; diaforetica; astringente; digestiva; stimolante; lassativa; aromatica; diuretica; amaro; tonica.
E veniva utilizzata per uso esterno l’infuso delle sue sommità fiorite, per sciacqui come astringente per gengive e mucose della bocca infiammata. Veniva anche molto usata dall’industria liquoristica per le sue proprietà aromatizzani ed amaricanti nella preparazione di vermouth, digestivi, aperitivi e bevande in genere.
Ed ancora in infuso o tintura alcolica veniva assunta per regolare le funzioni intestinali e favorire la digestione.
Ma attenzione, mentre non sono provati i benefici della pianta, si conoscono invece gli effetti tossici di alcuni suoi componenti:
i diterpeni neoclerodanici che sono responsabili di epatiti acute, croniche e fulminanti.
Pertanto il Camedrio è in realtà una pianta epatotossica e non deve essere più utilizzato né sotto forma di tisana, di infuso, di tintura o di estratto.

 

Foto riprese sul Monte Cecilia - Colli Eugane
da Renato Trevisani

Fonti: wikipedia -  sito www.funghiitaliani.it