L'iperico
o erba di san Giovanni o scacciadiavoli (Hypericum
perforatum), è una
pianta officinale
del genere
Hypericum con
proprietà
antidepressive e
antivirali.
Morfologia
È
una pianta glabra, con fusto eretto percorso da due strisce longitudinali
in rilievo. È ben riconoscibile anche quando non è in fioritura perché ha
le foglioline che in controluce appaiono bucherellate, in realtà sono
piccole vescichette oleose da cui il nome perforatum, mentre ai margini
sono visibili dei punti neri, strutture ghiandolari contenenti Ipericina(da
ciò il nome erba dell'olio rosso), queste strutture ghiandolari sono
presenti soprattutto nei petali. Le foglie sono opposte oblunghe. I fiori
giallo oro hanno 5 petali delicati. Sono riuniti in pannocchie che
raggiungono la fioritura massima verso il 24 giugno (ricorrenza di
San Giovanni) da
cui il nome popolare.
Habitat
Preferisce
boschi radi e luminosi. Originario dell'arcipelago britannico, è oggi
diffuso in tutte le regioni d'Italia e in tutto il mondo. Predilige
posizioni soleggiate e asciutte come campi abbandonati ed ambienti
ruderali.
Proprietà e usi:
erba dal sapore amaro-dolciastro ad azione rinfrescante, astringente e
antinfiammatoria, localmente è anche analgesica e antisettica ma, nella
moderna medicina erboristica l'erba di san Giovanni è impiegata
soprattutto nella cura della depressione lieve.
L’olio può essere utilizzato per curare le ferite e per massaggiare parti
indolenzite, in cosmesi si usa per dare tono alla pelle avvizzita, mentre
l’infuso può essere utilizzato in caso di couperose ed arrossamenti.
ATTENZIONE
le preparazioni di Erba di San Giovanni sono induttori di enzimi che
metabolizzano vari farmaci. Ciò può determinare la riduzione dei livelli
ematici e degli effetti terapeutici di alcuni farmaci metabolizzati da
questi enzimi quindi non usate rimedi erboristici senza consultare il
medico.
Il fusto seccato può sostituire il tè.
Curiosità:
molte sono le leggende che riguardano l’origine del nome dell’erba di
S.Giovanni, molto probabilmente è stata così chiamata perché fiorisce in
estate, più meno nell’epoca in cui si festeggia S.Giovanni Battista (24
giugno), quale che sia l'origine del nome, è certo che nel medioevo, la
notte della vigilia di san Giovanni, era costume dormire con un mazzolino
d'iperico sotto il cuscino, nella convinzione che, così facendo, il santo
apparisse in sogno e proteggesse il dormiente dalla morte per un anno
intero; appenderne un mazzetto sulla porta di casa proteggeva dai demoni.
La pianta raccolta la notte di S.Giovanni, condizione indispensabile per
la sua efficacia, si riteneva guarisse le più diverse malattie, predicesse
l’avvenire attraverso l’aspetto del suo succo e proteggesse dal fulmine.
Nel passato la medicina tradizionale usava l’iperico per curare il morso
dei serpenti.
Il suo succo, chiamato “sangue di S. Giovanni”era ingrediente
indispensabile nella composizione di filtri e pozioni,con le quali si
riteneva di poter influenzare la volontà umana.
La presenza in grande quantità nel foraggio può colorare il latte di
rosso,ciò una volta era considerato sintomo di malocchio
Foto riprese sul Monte Ceva
- Colli Euganei
da Paola Polato
Fonti: Wikipedia - sito
www.xtutto.com.it |