Ruta Patavina  

   Coronilla varia

   

 

 

 

 

 

 

 



 


 


Fabaceae - Leguminosae

Coronilla varia L.
(= Securigera varia (Linné) P.Lassen)

Erba ginestrina, Cornetta ginestrina, Vecciarini.

Forma biologica: H scap (Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie).

Descrizione: Pianta perenne, di aspetto erbaceo, dal grosso rizoma ramificato, fusti ramosi e prostrato-ascendenti, spesso rampicanti , possono raggiungere il metro di lunghezza.
Le foglie, imparipennate, brevemente picciolate, sono composte da 8-11 paia foglioline ellittiche e mucronate, glaucescenti nella pagina inferiore. Come succede per molte altre leguminose, verso sera le foglie si riuniscono e ripiegano, in posizione di riposo per riaprirsi il giorno successivo.
I fiori, papilionacei, sono riuniti in infiorescenze ( 10-20 fiori) all’apice di lunghi peduncoli, sono bianco-rosati prima inclinati, poi al momento della fioritura e della fruttificazione, si ergono. Il vessillo è rosa scuro, o violetto, l’apice della carena è viola scuro.
I frutti sono baccelli ritorti verso la punta e leggermente strozzati misurano 3-6 cm, contengono semi bruni e piatti.

Fioritura: Giugno – Agosto


Distribuzione in Italia: Comune in Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata.

Habitat: Nelle scarpate, nei prati asciutti, nelle boscaglie, lungo i sentieri, preferisce i terreni calcarei, rupi, pietraie, fino a 1200 m.


Etimologia:Il nome del genere è il diminutivo del latino”corona” a indicare la disposizione dei fiori.

Proprietàed utilizzi:
Pianta cardiotonica ed emetica; contiene coronillina che è un glucoside ad effetto purgativo. In tempi passati si usavano le foglie nella composizione di un cardiotonico, in sostituzione della digitalina.
Talvolta viene coltivata per la produzione di foraggio, in alcuni casi è utilizzata per ricoprire velocemente scarpate e controllarne l’erosione prima che altre piante si siano stabilizzate.
Impiegata come ornamentale.


Foto riprese sui Colli Euganei - Monte Cecilia
da Renato Trevisan

Fonti: www.funghiitaliani.it