Etimologia
Il
nome del genere (Carduus) deriva dal latino (= “cardo” in italiano)
che a sua volta potrebbe derivare da una parola greca il cui significato
si avvicina al nostro vocabolo “rapare”; ma altre ricerche farebbero
derivare da un'altra radice, sempre greca, “ardis” (= “punta dello
strale”), alludendo ovviamente alla spinosità delle piante di questo
genere.
Il nome specifico (nutans) fa riferimento al particolare portamento un po'
reclinato del
capolino alla fine della fioritura: sembra che
oscilli al vento.
Anticamente i primi botanici denominarono questa pianta “Carduus moschatus“
perché i vari insetti
pronubi erano attirati dal suo profumo.
In inglese questa pianta si chiama: Musk Thistle; mentre in tedesco
si chiama: Nickende Distel.
Morfologia
È
una pianta eretta che può raggiungere i 100 cm e oltre (altezza minima
30 cm – negli
Stati Uniti sono stati trovati esemplari di
oltre 5 metri). La forma biologica della
specie
è
emicriptofita bienne (H bienn); sono
piante perennanti per mezzo di gemme poste al suolo con un ciclo di
crescita biennale: significa che il primo anno produce al più una bassa
rosetta basale di foglie (mediamente da 30 a
60 cm di lunghezza – in certi siti favorevoli, negli
Stati Uniti, sono stati trovate
rosette di 4 metri di diametro), mentre il
secondo anno fiorisce completamente. Tuttavia se il clima è
sufficientemente caldo può fiorire già durante il primo anno di vita. Il
numero dei
capolini per ogni pianta varia dalle
caratteristiche del sito in cui si trova la pianta e può andare da 1 a 20
per siti poveri fino a oltre 50 per buoni siti.
Radici
Possiede
una grossa radice di ancoraggio.
Fusto
Il
fusto appare eretto e bianco – feltroso soprattutto nella parte alta, non
molto ramificato ma foglioso e molto spinoso (lunghezza delle spine 3 –
6 mm) ad eccezione del tratto precedente il
capolino. Il fusto è inoltre
alato in modo irregolare (ali larghe 2 – 4 mm) e
solcato, mentre è cilindrico in alto.
Foglie
Le
foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno; hanno la lamina
sinuato – dentata oppure lobato –
pennatifida (sono profondamente divise in 6 – 8
parti) e sono
sessili,
mentre quelle basali formano una
rosetta. I segmenti laterali delle foglie sono
increspati e acutamente spinosi (terminano con una spina giallastra). La
base delle foglie è inoltre
decorrente lungo il fusto in basso, mentre la
superficie è
glabra o appena pubescente e cerosa nella parte
superiore, e coperte di filamenti simili a ragnatele nella pagina
inferiore. Il colore delle foglie è generalmente verde scuro. Dimensioni
delle foglie: larghezza 2 – 8 cm, lunghezza 8 – 30 cm; dimensione dei lobi
laterali: larghezza 5 cm, lunghezza 8 cm; l'area centrale indivisa è larga
5 – 6 mm.
Infiorescenza
L'infiorescenza
è formata da grandi
capolini, portanti un centinaio è più di fiori
tubulosi, circondato da
squame
involucrali piuttosto evidenti (brattee
acuminate e spinose). Qualche volta l'infiorescenza
si presenta
corimbosa
e raramente ascellare. La forma del
capolino è ovoidale o globosa e sono portati da
peduncoli lievemente reclinati verso il basso
(penduli e nutanti) alla fine della fioritura. Le
squame, di forma
lanceolata o ovale, hanno una larga base ed una
strozzatura evidente nella parte mediana e alla fine sono ripiegate verso
il basso; sono verdi quelle esterne e rosse quelle più interne. Dimensione
del
capolino : 3 – 8 cm; lunghezza dei
peduncoli : da 2 a 30 cm. Dimensioni medie dell'involucro
a forma emisferica: larghezza 20 – 60 mm, lunghezza 20 – 70 mm.
Fiori
I
fiori del
capolino
sono tutti
tubulosi (il tipo
ligulato, presente nella maggioranza delle
Asteraceae, qui è assente), sono inoltre
ermafroditi, tetraciclici (calice–
corolla –
androceo
–
gineceo) e
pentameri. I fiori sono profumati (forte odore
muschiato).
-
Calice: il
calice è ridotto al minimo.
-
Corolla: la
corolla
di colore rosso purpureo è
tubulosa inizialmente, ma poi acquista una
struttura imbutiforme e termina con 5 lobi. Lunghezza della
corolla :
18 – 22 mm. A maturazione il
pappo avvolge quasi completamente la
corolla
(per 4/5 della sua lunghezza).
-
Androceo: gli
stami
sono 5 ed hanno dei filamenti liberi e pelosi che possiedono la
particolarità di compiere dei movimenti. Le
antere
sono caudate alla base (hanno una coda).
-
Gineceo: l'ovario
è
infero; gli
stimmi sono
glabri (hanno un ciuffo di peli solo all'apice
dello
stilo che sporge rispetto alla
corolla).
-
Fioritura: da giugno a agosto.
-
Impollinazione: tramite farfalle (anche notturne) e api; la pianta è
ricca di nettare.
Frutti
I
semi, di colore giallo - marrone, sono dispersi al vento grazie al
pappo : insieme di semplici setole ispide (non
piumose) e biancastre disposte su più file che compare quando il
frutto
(un
achenio di forma ovoidale) è maturo. Ogni pianta
può produrre migliaia di semi (possono arrivare a oltre 100.000 semi in
totale – 1.200 per
capolino) e vengono dispersi circa un mese dopo
la fioritura. Sembra che un singolo seme rimanga attivo nel suolo fino a
10 anni. Questo naturalmente non facilita il controllo di queste piante
che in varie parti del mondo sono considerate infestanti. I cardellini (Carduelis
carduelis) ed altri simili uccelli sono ghiotti
dei piccoli semi di queste piante e ovviamente ne favoriscono la
dispersione. Dimensione dei semi: 4 – 5 mm; lunghezza delle setole del
pappo : 13 – 25 mm.
Distribuzione e
habitat
-
Geoelemento : si tratta di una specie propria
dell'Europa
occidentale. Il tipo
corologico è W-Europ..
-
Diffusione: si trova in gran parte dell'Europa,
Asia minore,
Caucaso,
Africa settentrionale,
Asia occidentale. In
Italia
è comune su quasi tutto il territorio (assente nella
Pianura Padana e in
Sardegna).
-
Habitat:
è considerata pianta infestante e si trova facilmente in estate in posti
assolati ed in zone aride e sassose ma anche in tutti gli ambienti
rurali e perfino alle periferie cittadine lungo sentieri e strade.
Preferisce terreni calcarei sassosi ma anche sabbiosi. Questa pianta si
diffonde rapidamente in aree soggette a frequenti perturbazioni naturali
come innondazioni e smottamenti dove altre specie hanno difficoltà ad
insediarsi.
-
Diffusione altitudinale: dal piano a circa 1700
m s.l.m..
Sistematica
Le
famiglia delle
Asteraceae è la famiglia vegetale più numerosa,
organizzata in quasi 1000
generi per un totale di circa 20.000
specie.
Al
genere
Carduus
sono assegnate numerose
specie
(circa 90), due dozzine delle quali appartengono alla nostra flora
spontanea.
Nelle classificazioni più vecchie la
famiglia delle
Asteraceae viene chiamata anche
Compositae.
Il
genere
Carduus
spesso viene botanicamente “confuso” con altri generi come quello del
Cirsium o
Cnicus (in effetti un tempo diverse
specie
di quest'ultimo
genere appartenevano al
genere
Carduus).
Un modo per distinguere il
genere
Carduus
dagli altri è esaminare le setole del
pappo : nel
genere in esame le setole sono delle pagliette
denticolate e ispide e non piumose come ad esempio nel
genere
Cirsium.
La
specie “nutans” fa parte di un gruppo di piante
molto variabili e complesse dal punto di vista
morfologico. Può essere vista come una
specie
diversa (insieme ad altre
specie
molto simili) oppure come una
specie
unica con diverse
sottospecie (è il caso più usuale tra i vari
botanici). Frequente è la presenza di individui intermedi di difficile
determinazione, presenza dovuta a scambi di caratteristiche tra le varie
sottospecie o per
ibridazione
con altre
specie
(anche di
generi diversi). Le varie
sottospecie si possono distinguere per la
dimensione (e forma) delle
squame dell'involucro
o per la
pubescenza più o meno marcata delle foglie o per
la profondità delle incisioni delle foglie; in altri casi si possono fare
delle distinzioni sulla dimensione del
capolino (esistono
sottospecie con
capolini più piccoli da 1,5 a 3,5 cm di
diametro).
Foto
riprese sul sentiero Cima Larici-Bocchetta Portule
Altipiano di Asiago
da Renato Trevisan
Fonti: Wikipedia
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