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Lamiaceae
Nome italiano
Bugola o Bugula, Iva comune, Erba di S.Lorenzo
Etimologia
Il nome generico deriva probabilmente dal latino jugum
= giogo cui si aggiunge il prefisso privativo a-, con
il significato di "privo di giogo, non soggiogato"; ciò alluderebbe
all'assenza del labbro superiore nella corolla. Secondo Plinio, il nome
deriverebbe invece dal verbo latino abigo = spingo
fuori, espello, con allusione alle proprietà lassative della pianta.
L'attributo specifico, dal latino repere/reptare =
strisciare (da cui anche rettile) fa invece riferimento al carattere
strisciante, stolonifero, della pianta.
Descrizione
A. reptans è una pianta erbacea perenne, stolonifera,
alta fino a circa 20 cm. La radice è fascicolata; fusti a sezione
tetragonale glabrescenti o pubescenti su coppie di facce opposte
alternantisi ad ogni internodo, quelli fioriferi eretti, arrossati e con
tomento lanoso (sempre su facce opposte) nella porzione apicale (e quindi
anche sul rachide dell'infiorescenza); stoloni basali epigei e
striscianti, lunghi fino a 30 (40) cm, foliosi e radicanti ai nodi.
Foglie
Foglie basali in rosette dense, persistenti alla fioritura, con picciolo
lungo come la lamina (questa 2-4 x 8-15 cm), che è ovato-spatolata con
margine da subintero a crenato.
Foglie cauline più piccole (larghe 1,5-3 cm e lunghe 3-5 cm), opposte e
sessili, o subsessili, a lamina ovata con margine subintero o crenato, di
colore verde chiaro e lucide.
Brattee fiorali (foglie cauline modificate) progressivamente più piccole
dal basso verso l'alto, a maturità di colore purpureo-violaceo.
Fiori
Infiorescenza a spicastro denso, lunga 10-15 cm, con i fiori disposti in
pseudo-verticilli all'ascella delle brattee. Brattee più brevi dei fiori,
che così risultano ben visibili.
Fiori ermafroditi, con forma tipica della famiglia.
Calice sub-attinomofo, a sepali saldati in un tubo lungo 4-6 mm, peloso,
con 5 denti calicini di pari lunghezza, o poco più lunghi.
Corolla zigomorfa, gamopetala, con tubo corollino pubescente, lungo 9-10
mm, di colore variabile dall'azzurro-violetto al bianco (comprese le
tonalità intermedie).
Labbro superiore nullo, labbro inferiore lungo 6 mm, trilobo (lobo
centrale maggiore dei laterali). Lobi con venature bianche e nervature
longitudinali più scure (o completamente bianchi negli esemplari
apocromici).
Stami 4, con antere giallastre, completamente emergenti dalla fauce.
Ovario semiinfero, stigma bifido lungo e sporgente, che in mancanza del
labbro superiore viene protetto dalla pioggia dalle brattee del verticillo
soprastante.
Frutti
Il frutto è uno schizocarpo (tetrachenio reticolato) formato da 4 nucule
con superficie rugosa.
Periodo di
fioritura
Fioritura precoce (Gennaio-Marzo) in Sicilia, più tardiva (Aprile-Luglio)
nel Nord e sulle Alpi.
Territorio di
crescita
Specie spontanea del Continente Europeo (fino al Caucaso e ad eccezione di
Scandinavia e fascia a clima più tipicamente mediterraneo), Medio Oriente
e Africa settentrionale; in Italia è comune su tutto il territorio, ad
eccezione della Sardegna, meno frequente al Sud.
Habitat
Prati fertili e concimati, lungo le siepi e margini dei sentieri, boschi
di latifoglie, dal livello del mare fino a circa 1500 m di quota.
Costituenti chimici
Tannini, saponine, olio essenziale, colina, un glucoside idrosolubile,
derivati glicosilati di alcuni fenilpropanoidi (verbascoside e
teupolioside), principi amari, flavonoidi, pigmenti (antocianina).
Uso Alimentare
I germogli e le foglie possono venire mangiati in insalata.
Foto
riprese sui Colli Berici
Da Dario Racconci
Fonti:
Wikipedia - sito www.funghiitaliani.it
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